Cosa fare a Le Panier, uno dei più accoglienti quartieri di Marsiglia

Da qualsiasi angolo di strada arrivano conversazioni dagli interni e profumi di cucina esotica, il risultato del melting pot che ha investito queste colline. Il Panier, il più carismatico dei 111 quartieri della città focese, è anche uno dei più accoglienti e fuori dal tempo. Questo dedalo di vie strette e alte fu una roccaforte della Resistenza, prima di diventare la tana della mafia marsigliese celebrata nel 1971 dal film The French Connection. Oggi, le gallerie d’arte, la street art e le terrazze fiorite hanno sostituito gli hotel ammobiliati e i locali fumosi.

Cosa fare a Le Panier, uno dei più accoglienti quartieri di Marsiglia

Le vecchie facciate in legno con le insegne dei mestieri ormai scomparsi nascondono spazi di co-working, così come vecchie scuderie, conventi abbandonati o vecchie fonderie diventati loft o B&b. Tutto parte dalla Vieille Charité, l’ex ospizio di Marsiglia dove si curavano i poveri nel XVII secolo. L’imponente edificio ospita due musei e organizza mostre spettacolari. È all’interno del suo perimetro che il Panier ha iniziato la sua muta. Basta allargare il cerchio vagando di piazza in piazza. Quella di Lenche, con il piccolo teatro e i déhors in cui si lotta per conquistarsi un tavolino al sole; quella della Pistoles, in cui svetta la cupola della cappella della Vieille Charité; la place de Lorette, ultimo avamposto conquistato dalla gentrificazione. Dalle scalinate alle viuzze, il cammino è inframmezzato da scorci folgoranti e passa dalla luce all’ombra, tra immobili Secondo Impero e facciate provenzali policrome. Nel calore della fine di una giornata estiva, non c’è luogo migliore per concedersi una pausa in terrazzo, schiarirsi le idee e ritrovare, in questo quartiere dalla fierezza ribelle, l’autentico spirito di Marsiglia… che del resto sta diventando radical chic a velocità vertiginosa.