The Good Life Italia

Hotel: Bolzano capitale dell’ospitalità sostenibile.

Ospitare, accogliere, aprire le porte di un luogo creato con l’obiettivo di prendersi cura, anticipare le necessità altrui, trasformando l’arte della ricezione in una vera e propria missione, forte di standard qualitativi così elevati che in un’epoca come la nostra vengono portati ad esempio o messi in discussione all’interno di luoghi d’incontro e di riflessione, dove si va per trovare ispirazione, perfezionarsi attraverso l’attenzione al dettaglio o addirittura rivoluzionare un sistema. Succede ad Hotel: la fiera internazionale di riferimento per il settore dell’hôtellerie e della ristorazione, che si svolge ogni anno a Bolzano con l’obiettivo di connettere le migliori realtà del mondo del turismo e di cui si è appena conclusa la sua 49a edizione. Rispetto a settori legati all’acquisto di beni materiali che registrano cali vertiginosi, il settore del turismo gode non solo di una certa stabilità (solo in Italia il settore dell’ospitalità ha registrato un giro d’affari in crescita del 5% rispetto all’anno precedente), ma cresce soprattutto grazie a una sempre una maggiore attenzione al benessere e al recupero delle tradizioni, scegliendo luoghi che conservano la loro autenticità e sanno mimetizzarsi bene con l’ambiente circostante, dimostrando quanto il lusso oggi non possa prescindere da nuovi approcci sostenibili, dal punto di vista strutturale, di una ristorazione a km 0 e di nuovi sistemi di sostenibilità sociale che assicura una qualità del servizio più alta. E attrazioni come questa, che quest’anno ha registrato ben 19.000 visitatori, rappresentano un passaggio evolutivo obbligato, perché la sostenibilità implica organizzazione, infrastrutture, digitalizzazione e utilizzo di materiali innovativi studiati su nuovi modelli d’architettura.

Il Sustainability Award

70 candidature (di cui 30 dedicate a hotel e ristoranti) per cinque categorie: tre riservate agli espositori – Sustainable Food & Drink, Circular Product Design, Sustainable Technology – e due dedicate agli operatori del settore turistico e alberghiero – Sustainable Tourism Pioneers 360° e Better Together. A ognuno il suo know-how: dagli esperti del food and beverage a km0 alle aziende visionarie produttrici di materiali ricavati dalla natura e capaci di ritornare ad essa, in un ciclo continuo che riduce al minimo la generazione di CO2 e d’inquinamento. Come fa Organoid Zirbenwald & Almwiese, il marchio di interior design vincitore della categoria Circular product and design che realizza pareti e materiali scarti della produzione industriale compressi con il legno di cirmolo o il fieno alpino raccolto a mano. Il risultato è un ambiente realizzato con reali elementi provenienti dalla natura: come le pareti floreali o completamente ricoperte da foglie gigantesche provenienti da foreste tropicali brasiliane.
Per la categoria Sustainable Food & Drink ci ha colpito Schwarzmut: un Vermouth di Schwarz-Brennerei realizzato esclusivamente con materie prime provenienti dall’Alto Adige, imbottigliato allo stato naturale, in bottiglie leggerissime (più facili da riciclare e causano meno consumo di CO2), con etichette in “carta d’erba” sostenibile e chiusura in legno naturale.
Per la categoria Sustainable Technology, si è aggiudicata il primo posto E-CarSharing di AlpsGo, un sistema di car sharing a veicoli elettrici che permette agli hotel di offrire ai propri ospiti e collaboratori veicoli elettrici condivisi, affiancandoli al trasporto pubblico locale.
CompostDiVino di Castel Sallegg Suites & Vineria (Caldaro)
è sul podio della categoria Better Together per aver presentato un sistema vincente per trasformare i residui della viticoltura in energia rinnovabile e compost di alta qualità.

Il capitale Umano: fare sistema per il Futuro

Una delle iniziative più virtuose di questa manifestazione volge lo sguardo sul valore delle persone come cuore pulsante dell’intera filiera: si chiama Join e punta sul benessere dei collaboratori e sulla creazione di nuove e concrete opportunità di carriera nel settore turistico e alberghiero altoatesino. Il suo Deus Ex Machina è l’HGV (Unione Albergatori e Pubblici Esercenti dell’Alto Adige) e cerca di creare irreprensibili datori di lavoro e di rendere più attrattivo il luogo, rendendola un’attività continuativa sulla quale costruire il proprio futuro e non un’occupazione stagionale. Tutto questo anche grazie al sostegno di azioni politico commerciali che consentano la formulazione di contratti sempre più dignitosi per il personale. “Anche quest’anno abbiamo voluto dare spazio non solo alla sostenibilità ambientale, ma anche a quella sociale, per ribadire quanto le persone rappresentino il cuore dell’intera filiera dell’accoglienza. Il grande interesse suscitato dagli Hotel Tours a Caldaro e Bressanone – che hanno messo in luce realtà attente al benessere, alla convivialità e alla coesione tra i membri dello staff – testimonia che il futuro dell’hospitality passa attraverso il valore umano e la qualità delle relazioni” ha dichiarato il Brand Manager Daniel Degasperi.

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