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auto del futuro

Ma dov’è il volante? Tutte le sorprese delle auto del futuro

La famiglia protagonista di una celebre serie animata degli Anni 60 – The Jetsons, da noi conosciuta con il titolo I pronipoti – si muoveva a bordo di un disco volante verde dotato di cupola trasparente. La serie era ambientata nel 2063, in un futuro che, ancora oggi, ci riesce difficile immaginare. Benché negli ultimi decenni la galassia automotive abbia fatto passi da gigante, e nonostante i motori termici stiano per andare in pensione e le tecnologie arricchiscano ogni esperienza di guida sia in termini di sicurezza sia di comfort e connettività, l’archetipo originale è sempre lo stesso: quattro ruote, uno o più motori, e forme a cui siamo abituati già da tempo. Le case automobilistiche, per ammaliare tanto i clienti quanto gli addetti ai lavori e sancire il proprio status quo in continuo divenire, puntano
tutto sull’effetto “wow!”, generato da
render (immagini digitali di modelli futuri), parole di marketing ben calibrate e prototipi di stile che difficilmente toccheremo con mano; slanci avanguardisti comunque di prim’ordine, affascinanti e ricchi di input per capire quale sia la direzione che il settore ha intrapreso.
All’ultimo Consumer Electronic Show di Las Vegas – la vetrina più importante per l’elettronica di consumo – Bmw ha presentato la camaleontica i Vision Dee,
concept car tra il bizzarro e il geniale. La carrozzeria di questa berlina, infatti, sfruttando una pellicola di carta elettronica, è in grado di visualizzare fino a 32 colori su 240 segmenti controllati individualmente. In pochi secondi le superfici esterne possono restituire una varietà quasi infinita di motivi cromatici e geometrici, adattandosi, per esempio, a un par ticolare mood di chi guida. Nella simbiosi tra uomo e veicolo, tema fondamentale nell’industria automobilistica odierna, il marchio bavarese ha inoltre dotato la Dee – ossia, Digital emotional experience – di un head-up display che s’estende per tutta la dimensione del parabrezza: qui appaiono contenuti digitali che spaziano dalle informazioni di viaggio all’infotainment, dalle proiezioni in realtà aumentata all’ingresso in mondi virtuali. 

italdesign climb-e: un modulo semovente capace di seguirci pressoché ovunque.

bmw i vision dee. cambia colore assecondando il vostro umore.

versatilità e realtà aumentata per la audi activesphere: libertà al prossimo livello.

Sempre al Ces, Italdesign ha svelato Climb-E, concept a guida autonoma unico nel suo genere. Questo veicolo modulare, che pare uscire da un film della serie Transformers, è in grado di assicurare, oltre al previsto uso privato, vari servizi a domicilio, grazie alla capacità d’integrarsi nelle strutture di edifici civili e residenziali di
futura generazione. Nato dalla collaborazione tra Italdesign, il gruppo Schindler e il Politecnico di Torino, Climb-E è composta da una capsula per quattro persone e da abbinare, quando in movimento, a una piattaforma elettrica a guida autonoma in sharing. Il valore aggiunto è rappresentato dalla facilità con cui questo modulo semovente trova una collocazione nelle unità abitative o di lavoro, diventando un ulteriore ampliamento delle stesse. Peugeot, invece, ha ripensato l’auto a modo suo. Con la Inception ha definito il linguaggio formale dei propri anni a venire, rendendola portavoce della metamorfosi che ogni casa ha il dovere di attuare. Silhouette bassa e felina – come il Leone d’Oltralpe geneticamente richiede – che esalta una postura inedita e geometrica, foriera di sensazioni mai esperite prima. Due motori elettrici per quasi 680 cavalli e una batteria da 100 kWh che consente – idealmente – di percorrere fino a 800 km: la ricarica avviene per induzione, senza cavi, e in cinque minuti s’accumulano 150 km d’autonomia. Il sistema Steer-by-Wire elimina il volante che conosciamo, a favore di un controllo denominato Hypersquare dove i comandi digitali sostituiscono quelli meccanici, mentre l’Halo Cluster, display circolare che cancella il cruscotto tradizionale, visualizza le informazioni di marcia. Sopra l’auto, una superficie trasparente di 7,25 mq confezionata con vetro Narima progettato per le imprese spaziali: ha una riflessione calda, nei toni del giallo, e una trasmissione piuttosto fredda, nei toni bluastri, che creano un dialogo tra esterno e interni. L’AI (intelligenza artificiale) della Inception riconosce guidatore e passeggeri, adattando le regolazioni di comfort per ognuno e permettendo alle sedute di offrire una certa immersività.

vetri “spaziali” e intelligenza artificiale per la concept inception firmata peugeot

peugeot Inception 2023

il brand afeela, nato da honda e sony: il giappone e il futuro dell’automotive

Comportamento analogo per il prototipo hi-tech del brand Afeela, nata dalla joint venture tra Honda e Sony: ambienti essenziali e avvolgenti, colori in prevalenza neutri e un’austera semplicità diffusa. Alla base di tutte le funzionalità c’è lo Snapdragon Digital Chassis di Qualcomm, motore per l’interfaccia uomo/macchina che monitora 45 telecamere e sensori Time of Flight che misurano la distanza da un oggetto in base al tempo impiegato dalla luce per colpirlo e tornare al punto sorgente. Audi ha delegato alla gamma Sphere – che riunisce i concept futuristici della casa – la documentazione delle ricerche sulla mobilità premium che verrà. La activesphere, quarto e ultimo modello di questo ensemble d’avanguardia teutonica, è una crossover coupé chiaramente orientata all’off-road. Lo s’intuisce dalla marcata altezza da terra e dalle ruote da 22” d’impostazione fuoristradistica; all’occorrenza, la coda si trasforma in un pianale aperto per trasportare attrezzature sportive o due e-bike. L’abitacolo è dominato dal sistema Audi Dimension, che combina mondo fisico e virtuale visualizzando in real time contenuti digitali integrati nel campo visivo di chi è a bordo: basta usare gli occhiali per la realtà aumentata, che garantiscono la percezione dell’ambiente circostante e, nel contempo, l’illustrazione delle informazioni in modo interattivo. Quattro sedili e una cabina dal look minimale, ricca di angoli retti, si specchiano infine su una plancia che somiglia a una soundbar. Tra gli highlight, c’è anche la guida autonoma di livello 4 – dove la macchina viaggia da sola – e che, una volta attivata, ritrae il volante all’interno del cockpit. 

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