WorldBitcoin for dummies: una guida per iniziare

Bitcoin for dummies: una guida per iniziare

Negli ultimi dodici mesi, il valore del bitcoin (Btc) è cresciuto del 350%. Molto allettante, in confronto agli investimenti tradizionali. Non è però per i deboli di cuore, perché il suo corso è incredibilmente volatile. Al di là della speculazione, tuttavia, la criptomoneta nacque nel 2009 con un intento rivoluzionario: rendere più sicure le transazioni bypassando l’intermediazione bancaria. Il punto della situazione in numeri e parole.

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Bitcoin for dummies: dov’è finito Satoshi Nakamoto?

Si sa poco del fondatore del bitcoin. Le leggende fioccano, ma nessuno ha sollevato il velo. O meglio, sono dieci anni che la persona o il gruppo nascosto dietro lo pseudonimo non dà più segni di vita. La criptomoneta valeva allora 1 $. Tra gennaio e luglio 2009 Satoshi Nakamoto ha estratto più di un milione di bitcoin. L’essenziale per le spese….

1 Satoshi – Dal nome del fondatore del bitcoin, il satoshi corrisponde alla più piccola frazione della criptomoneta. Così, 100 mln di satoshi equivalgono a 1 Btc.

1 000 dollari di Bitcoin nel 2010 – Inventato nel 2009, il bitcoin ha integrato delle piattaforme di scambio nel 2010, quando il suo corso è arrivato a 0,39 $. Investendo 1 000 $ allora, al corso attuale di 46 188 $ sarebbero pari a 2 564 Btc: più di 118 mln di $.

21 milioni

Il bitcoin si basa sulla tecnologia blockchain, sorta di libro mastro condiviso digitale che registra e di conseguenza certifica tutti i movimenti. Per assicurare la sua inviolabilità, le transazioni sono validate da milioni di individui che acconsentono a che il calcolo sia svolto dai loro computer in cambio di bitcoin. Dal 2009, Satoshi Nakamoto ha fissato lo stock dei bitcoin a 21 milioni. A oggi, sono stati estratti 18,7 milioni. Ma più il tempo passa, più i lenti ritmi estrattivi sono mal tollerati. Ora sono stati dimezzati a quattro anni. Se nulla cambia, l’ultimo bitcoin sarà prodotto nel 2140.

Le 1000 balene – Nell’oceano del bitcoin, esiste all’incirca un migliaio di persone o di enti che possiedono il 40% della moneta in circolazione. Si chiamano “balene” e sono accusate di manipolazione, perché i loro movimenti creano fluttuazioni impressionanti del prezzo.

Je t’aime, moi non plus

Nel 2021 Elon Musk si è di colpo trasformato in un fan del bitcoin. Il fondatore di Tesla, primo costruttore di automobili elettriche per capitalizzazione, annunciava che sarebbe ormai stato possibile pagare le sue auto in bitcoin. E a gennaio rivelava l’acquisto di 1,5 mld di $ di bitcoin da parte di Tesla. Ma a fine maggio, cambia tutto: Musk denuncia l’impronta di carbonio catastrofica dei bitcoin. E sospende l’acquisto di Tesla in criptomoneta. Coscienza ecologica o ipocrisia? Comunque sia, in aprile Tesla ha venduto il 10% del suo stock di bitcoin, accumulando en passant 101 mln di profitto.

4 milioni di perdite

Il modo più comune per stoccare criptovalute consiste nel conservarle sulle loro piattaforme d’acquisto, come Coinbase o Binance. Il rischio è che conto e piattaforma siano piratati. Più sicuro è stoccarli in “portafogli freddi”, online e offline, su chiavette Usb, protetti da parole chiavi. Ma si può perdere password o disco. Ogni giorno si stima vadano perduti 1 500 bitcoin: 4 mln dalla sua creazione!

5 000 Bitcoin la pizza – La prima transazione commerciale regolata attraverso i bitcoin ha luogo il 22 maggio 2010. Laszlo Hanyecz, uno sviluppatore della Florida, pagava 30 $ per due pizze della catena Papa John’s con 10 000 Btc. Al corso attuale, avrebbe speso 200 Mln di $ a pizza! A memoria di ciò, il 22 maggio, è ormai celebrato come il Bitcoin Pizza Day. Quanto a Laszlo Hanyecz, ha poi spesso ripetuto: no, non rimpiango niente.

11% degli americani – Secondo uno studio recente, l’11% degli americani possiede bitcoin: 30 milioni di possessori. Lo possiederebbe, inoltre, il 5% degli europei, il che significa 37 milioni di persone. E noi italiani? Il 18% dichiara di possedere bitcoin, anche se solo l’8% afferma di “saperne molto”…

#1 – Nel giugno 2021, il Salvador è diventato il primo Paese del mondo ad adottare il bitcoin come moneta legale. L’ambizione è chiara: attirare capitali stranieri nel Paese e una nuova popolazione fiscale.

100 milioni di utenti

Anche se non lo si saprà mai esattamente – perché un utente può avere più indirizzi e all’inverso un solo indirizzo (come quello di un exchange, piattaforma di scambio) può raggruppare i bitcoin di centinaia di migliaia di persone –, si stima che circa 100 milioni di individui possiedano almeno un satoshi.

1 517% – Nel marzo 2020, il bitcoin subiva un crash vertiginoso che lo riportava sotto la soglia dei 4 000 $. Esattamente un anno più tardi, sullo sfondo della follia mediatica, raggiungeva il suo record assoluto di 64 843 $. È un guadagno del 1 517% per il periodo considerato. Imbattibile.

807 427 transazioni con carta di credito – È l’equivalente in termini di energia consumata di una sola transazione in bitcoin. L’estrazione, ossia la validazione delle transazioni, è il punto cieco della valuta. La blockchain del bitcoin, infatti, consuma oggi 110 terawatt/ora (TWh) all’anno: un Paese come la Svezia, per capirci, ha un consumo all’anno di circa 132 TWh.

654 632 Bitcoin – È quanto possiede il fondo di investimento Grayscale Bitcoin Trust, la più grande delle balene conosciute. In seconda posizione, il governo cinese (195 000 Btc). Il podio è completato da Block.one (164 000), impresa specializzata nella progettazione di tecnologie basate su blockchain. Il governo americano è invece solamente in quinta posizione (70 000), mentre Tesla (42 000) occupa la decima.

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